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domenica 8 dicembre 2013

Invocazione a San Michele Arcangelo per Papa Benedetto XVI

AVE MARIA!


Invocazione a San Michele Arcangelo per 

Papa Benedetto XVI 

(possibilmente frequente)

<<Glorioso  Arcangelo  San  Michele,
insigne   protettore   dei     Pontefici,
a te affidiamo il Santo Padre Benedetto XVI.
Con la potenza che l'Altissimo ti ha conferito, liberalo da ogni nemico, visibile e invisibile.
Per Cristo nostro Signore e per Maria, Sua e nostra SS.ma  Madre. Amen>>.

lunedì 1 ottobre 2012

NOVE INVOCAZIONI ALL'ARCANGELO MICHELE


NOVE INVOCAZIONI
ALL'ARCANGELO MICHELE
 1. O Beato Michele, Preposto del Paradiso, la cui voce levò nei Cieli la prima lode di Dio, insegnateci la vera orazione, che è lode perenne della gloria di Dio.
 2. O Beato Michele, Messaggero della Santissima Trinità, insegnateci a seguirne con prontezza e abbandono le adorabili ispirazioni.
3. O Beato Michele, Principe delle Milizie Celesti, che nel presagio della Incarnazione apriste la lunga battaglia tra il Cielo e l'Inferno, insegnateci a condurre sulla terra quella stessa battaglia, per i meriti di Colui che s'incarnò per noi.

4. O Beato Michele, latore al sublime altare del Padre della Divina Vittima dei nostri altari, insegnatesi l'adorazione perfetta della Santissima Eucaristia.

5. O Beato Michele, Cavaliere della Santissima Vergine, insegnateci a portare sempre in cuore il nome e l'immagine della vostra Celeste Signora.

6. O Beato Michele, Patrono della Chiesa Cattolica, insegnateci a professarne con assoluta purezza l'irreformabile dottrina.

7. O Beato Michele, Diacono delle Liturgie Celesti, insegnateci a custodire e tramandare con fedelissimo amore le nostre sante liturgie terrestri, che ne sono lo specchio e la figura.

8. O Beato Michele, Custode delle anime dei Giusti, otteneteci dal Signore di addormentarci nel segno della fede confessata dai nostri padri e di essere suffragati con i riti della nostra mirabile tradizione.

9. O Beato Michele, Corifeo dei Nove Cori Angelici, consentiteci di unire sino da questa vita il nostro gaudio al loro gaudio senza fine, dicendo ad una voce: Sanctus, Sanctus, Sanctus, Dominus Deus Sabaoth, pleni sunt cæli et terra majestatis gloriæ tuæ,  hosanna in excelsis.
 REGINA ANGELORUM ORA PRO NOBIS

sabato 29 settembre 2012

Papa Leone XIII : «Ho visto la terra avvolta dalle tenebre e da un abisso, ho visto uscire legioni di demoni che si spargevano per il mondo per distruggere le opere della Chiesa ed attaccare la stessa Chiesa che ho visto ridotta allo stremo. Allora apparve San Michele e ricacciò gli spiriti malvagi nell’abisso. Poi ho visto San Michele Arcangelo intervenire non in quel momento, ma molto più tardi, quando le persone avessero moltiplicato le loro ferventi preghiere verso l’Arcangelo».


San Michele Arcangelo difensore della Chiesa

(di Cristina Siccardi) Il 29 settembre la Liturgia della Chiesa ricorda la festività di San Michele Arcangelo. In un’epoca in cui le forze del male hanno enorme libertà di azione, fuorviando e rapendo anime, la figura di San Michele assume un valore di prim’ordine. Il suo nome deriva dall’espressione «Mi-ka-El», che significa «chi è come Dio?» e poiché nessuno è come l’Onnipotente, l’Arcangelo combatte tutti coloro che si innalzano con superbia, sfidando l’Altissimo.  Nella Sacra Scrittura è citato cinque volte:  nel libro di Daniele, di Giuda, nell’Apocalisse e in tutti i brani biblici è considerato «capo supremo dell’esercito celeste», ovvero degli angeli in guerra contro il male.
Nella Tradizione Michele è l’antitesi di Lucifero, capo degli angeli che decisero di fare a meno di Dio e perciò precipitarono negli Inferi. Michele, generale degli angeli, è colui che difende la Fede, la Verità e la Chiesa. Dante (1265-1321) illustra mirabilmente la bellezza e la potenza di questo Principe celeste e la sua solerzia nel proteggere il genere umano dalle insidie di Satana. Nelle litanie dei Santi pregate in Purgatorio da coloro che in terra furono invidiosi, San Michele è il secondo nominato, dopo Maria Santissima, segno del suo grande potere di intercessione (Purgatorio XIII, 51).
Maria Vergine e l’Arcangelo Michele sono associati nel loro combattimento contro il demonio ed entrambi,iconograficamente parlando, hanno sotto i loro piedi, a seconda dei casi, il serpente, il drago, il diavolo in persona, che l’Arcangelo tiene incatenato e lo minaccia, pronto a trafiggerlo, con la sua spada. Il suo culto è molto diffuso sia in Oriente che in Occidente, ne danno testimonianza le innumerevoli chiese, santuari, monasteri e anche monti a lui intitolati. In Europa, durante l’alto Medioevo, furono edificati in suo onore tre gioielli di devozione, di storia, di architettura ed arte: l’abbazia di Mont Saint-Michel in Normandia, La Sacra di San Michele sul Monte Pirchiriano, in Piemonte e il santuario del Monte Gargano in Puglia. Difensore della Chiesa, la sua statua compare sulla sommità di Castel Sant’Angelo a Roma ed egli è protettore del popolo cristiano, come un tempo lo era dei pellegrini medievali contro le insidie che incontravano lungo la via.
Leone XIII (1810-1903), il 13 ottobre 1884, dopo aver terminato di celebrare la Santa Messa nella cappella vaticana, restò immobile una decina di minuti in stato di profondo turbamento. In seguito si precipitò nel suo studio. Fu allora che il Papa compose la preghiera a San Michele Arcangelo. Successivamente racconterà il Pontefice di aver udito Gesù e Satana e di aver avuto una terrificante visione dell’Inferno: «ho visto la terra avvolta dalle tenebre e da un abisso, ho visto uscire legioni di demoni che si spargevano per il mondo per distruggere le opere della Chiesa ed attaccare la stessa Chiesa che ho visto ridotta allo stremo. Allora apparve San Michele e ricacciò gli spiriti malvagi nell’abisso. Poi ho visto San Michele Arcangelo intervenire non in quel momento, ma molto più tardi, quando le persone avessero moltiplicato le loro ferventi preghiere verso l’Arcangelo».
Dopo circa mezz’ora fece chiamare il Segretario della Sacra Congregazione dei Riti, ordinandogli di far stampare il foglio che aveva in mano e farlo pervenire a tutti i Vescovi della Chiesa: il manoscritto conteneva la preghiera che il Papa dispose di far recitare al termine della Santa Messa, la supplica a Maria Santissima e l’invocazione al Principe delle milizie celesti, per mezzo del quale si implora Dio affinché ricacci il Principe del mondo nell’Inferno. Tale supplica è caduta in disuso. Nessun Pontefice ha abrogato questa preghiera dopo il Santo Sacrificio e neppure il Novus Ordo la nega, anche se dagli anni Settanta si prese a non più recitarla, privando la Chiesa di una preziosa arma di difesa. (Cristina Siccardi)


Testo

(LA) (IT)
«
Sancte Michael Archangele,
defende nos in proelio;
contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium.
Imperet illi Deus, supplices deprecamur:
tuque, Princeps militiae caelestis,
Satanam aliosque spiritus malignos,
qui ad perditionem animarum
pervagantur in mundo,
virtute, in infernum detrude.
Amen.
»
«
San Michele Arcangelo,
difendici in battaglia;
sii presidio contro il male e le insidie del diavolo.
Che Dio imperi su di lui, preghiamo supplici:
e tu, Principe della milizia celeste,
con virtù divina, ricaccia nell'inferno
Satana e gli altri spiriti maligni
che si aggirano per il mondo
per causare la perdizione delle anime.
Amen. (traduzione conoscitiva) »

Sancte Michael Arcangele, 
defende nos in proelio

sabato 2 giugno 2012

"O Beato Michele, Cavaliere della Santissima Vergine, insegnateci a portare sempre in cuore il nome e l'immagine della vostra Celeste Signora".


NOVE INVOCAZIONI
ALL'ARCANGELO MICHELE

1. O Beato Michele, Preposto del Paradiso, la cui voce levò nei Cieli la prima lode di Dio, insegnateci la vera orazione, che è lode perenne della gloria di Dio.
2. O Beato Michele, Messaggero della Santissima Trinità, insegnateci a seguirne con prontezza e abbandono le adorabili ispirazioni.
3. O Beato Michele, Principe delle Milizie Celesti, che nel presagio della Incarnazione apriste la lunga battaglia tra il Cielo e l'Inferno, insegnateci a condurre sulla terra quella stessa battaglia, per i meriti di Colui che s'incarnò per noi.
4. O Beato Michele, latore al sublime altare del Padre della Divina Vittima dei nostri altari, insegnateci l'adorazione perfetta della Santissima Eucaristia.
5. O Beato Michele, Cavaliere della Santissima Vergine, insegnateci a portare sempre in cuore il nome e l'immagine della vostra Celeste Signora.
6. O Beato Michele, Patrono della Chiesa Cattolica, insegnateci a professarne con assoluta purezza l'irreformabile dottrina.
7. O Beato Michele, Diacono delle Liturgie Celesti, insegnateci a custodire e tramandare con fedelissimo amore le nostre sante liturgie terrestri, che ne sono lo specchio e la figura.
8. O Beato Michele, Custode delle anime dei Giusti, otteneteci dal Signore di addormentarci nel segno della fede confessata dai nostri padri e di essere suffragati con i riti della nostra mirabile tradizione.
9. O Beato Michele, Corifeo dei Nove Cori Angelici, consentiteci di unire sin da questa vita il nostro gaudio al loro gaudio senza fine, dicendo ad una voce: Sanctus, Sanctus, Sanctus, Dominus Deus Sabaoth, pleni sunt cæli et terra majestatis gloriæ tuæ, hosanna in excelsis.
NOS CUM PROLE PIA
BENEDICAT VIRGO MARIA


venerdì 1 giugno 2012

!!!!! Il modo più efficace di glorificare San Michele Arcangelo in Cielo e sulla terra è di raccomandare il più possibile la devozione alle anime del Purgatorio e di far conoscere il grande ufficio ch'egli esercita presso le anime purganti.

Sancte Michaël Archangele,  
defende nos in proelio;  
contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium.  
Imperet illi Deus,  
supplices deprecamur: tuque,  
Princeps militiae caelestis,  
Satanam aliosque spiritus malignos,  
qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo,  
divina virtute in infernum detrude.
 


- Qual'è il miglior modo di glorificare San Michele?

R... Il modo più efficace di glorificarlo in Cielo e sulla terra è di raccomandare il più possibile la devozione alle anime del Purgatorio e di far conoscere il grande ufficio ch'egli esercita presso le anime purganti. È lui incaricato da Dio di condurle al luogo di espiazione e d'introdurle, dopo l'espiazione, nell'eterna dimora. 

Ogniqualvolta un'anima viene ad accrescere il numero degli eletti, il buon Dio è da lei glorificato e codesta gloria ricade, in certo qual modo, sul glorioso ministro del Cielo. È un onore per lui il presentare al Signore delle anime che si accingono a cantare le sue misericordie e ad unire la loro riconoscenza a quella degli eletti per tutta un'eternità. 

Non sono capace di farvi comprendere tutto l'amore che il celeste Arcangelo ha per il suo divin Signore, né quello che, a sua volta, ha Dio per san Michele, come altresì l'amore, la grande pietà che il Santo Arcangelo ha verso di noi. Egli c'incoraggia nelle sofferenze, parlandoci del Cielo. Dite al Padre... che, se vuol far cosa grata a san Michele, raccomandi istantemente la devozione alle anime del Purgatorio. Nel mondo non ci si pensa. 

Alla morte dei propri parenti e degli amici, si fanno alcune preghiere, si piange alcuni giorni, ed è bell'e finita! Le anime vengono abbandonate; è vero che esse lo meritano, perché sulla terra non hanno pregato per i defunti, ed il divin Giudice non ci dà nell'altro mondo che quanto avremo fatto in questo. Le persone che hanno dimenticato le anime purganti vengono a loro volta dimenticate, ed è giusto, ma se si avesse loro suggerito di pregare per i defunti, se si fosse loro fatto conoscere un po' cos'è il Purgatorio, forse avrebbero agito diversamente.

Quando il buon Dio lo permette, possiamo comunicare direttamente con l'Arcangelo nel modo in cui gli spiriti e le anime comunicano tra loro.



- Come vien festeggiato san Michele in Purgatorio?



R... Il giorno della sua festa, san Michele è venuto in Purgatorio ed è ritornato in Cielo con molte anime, la maggior parte delle quali gli erano state devote durante la loro vita.


- Qual gloria riceve san Michele dalla sua festa in terra?



R... Quando sulla terra si festeggia un Santo, questi ne riceve in Cielo una gloria accidentale. Anche se non lo si festeggiasse, in memoria di qualche atto eroico da lui compiuto in vita o della gloria procurata al buon Dio in qualche occasione, in memoria di questo, egli riceve ugualmente in Cielo una ricompensa speciale in quella evenienza; tale ricompensa consiste in un aumento di gloria accidentale, unita a quella che gli procura la memoria che si fa di lui sulla terra. La gloria accidentale che riceve l'Arcangelo è superiore a quella degli altri Santi, poiché la gloria, di cui vi parlo, è proporzionata alla grandezza del merito di colui che la riceve, come anche al valore dell'atto che ha meritato detta ricompensa.


- Conoscete voi le cose della terra?





R... Le conosco tanto quanto vuole il buon Dio e la mia conoscenza è limitata. Ho conosciuto qualche cosa a riguardo della Comunità, e basta. Ignoro quel che avviene nelle anime delle altre persone, ad eccezione di voi sola; e questo, lo permette il buon Dio per la vostra perfezione. Quel che talvolta vi ho detto a riguardo di alcune persone in particolare e che vi dirò ancora, il buon Dio me lo fa conoscere lì per lì; ma, tranne questo, non so altro. Alcune anime hanno conoscenze più estese che non io. Tutto questo è proporzionato al merito. Così, a riguardo dei parenti di vostro padre, in questo momento non conosco la volontà del buon Dio su di essi... La conoscerò in appresso? Non lo so. Pregherò il buon Dio per essi e li raccomanderò a san Michele.

Quanto ai gradi del Purgatorio, 
posso parlarvene perché vi son passato. 
Nel grande Purgatorio vi sono diversi gradi. 

+ Nel più basso e più tormentoso, che è un inferno momentaneo, si trovano i peccatori che hanno commesso delitti enormi durante la vita e che la morte ha sorpreso in quello stato, senza dar loro che il tempo di appena ravvedersi. Essi sono stati salvati come per miracolo, sovente per le preghiere di parenti pii o di altre persone. Talvolta non hanno potuto neppur confessarsi e il mondo li crede perduti, ma il buon Dio, la cui misericordia è infinita, ha dato loro, al momento della morte, la contrizione necessaria per esser salvi, in vista di una o di alcune azioni da essi compiute durante la vita. Per tali anime, il Purgatorio è terribile. È l'inferno, con la differenza che in inferno si maledice il buon Dio, mentre nel Purgatorio Lo si benedice e Lo si ringrazia di averci salvato. 

Di poi vengono le anime che, senza aver commesso grandi colpe come le prime, sono state indifferenti per il buon Dio; durante la vita non hanno punto soddisfatto al precetto pasquale e, convertite parimenti in punto di morte, sovente non avendo neppure potuto comunicarsi, sono nel Purgatorio in isconto della loro lunga indifferenza, sofferenti pene inaudite, abbandonate, senza preci... o, se se ne fanno per loro, esse non possono trarne profitto.

- Infine poi, vi sono ancora in detto Purgatorio, Religiosi e Religiose tiepide, dimentiche dei propri doveri, indifferenti per Gesù; sacerdoti, che, non avendo esercitato il loro ministero con la riverenza dovuta alla Maestà Sovrana, non hanno fatto amare abbastanza il buon Dio dalle anime, loro affidate. Io ho appartenuto a codesto grado.

+ Nel secondo Purgatorio si trovano le anime di coloro che muoiono colpevoli di peccati veniali non espiati prima della morte, ovvero di peccati mortali rimessi, ma di cui non hanno pienamente soddisfatto la giustizia divina. 

Vi sono anche in detto Purgatorio diversi gradi secondo i meriti delle persone. 

Così il Purgatorio delle persone consacrate o che hanno ricevuto più grazie è più lungo e più penoso di quello della comune delle anime.

+ Infine il Purgatorio di desiderio, che vien chiamato Vestibolo. Ben poche persone lo evitano; per evitarlo, bisogna aver desiderato ardentemente il Cielo e la visione del buon Dio, e questo è raro, più raro che non si creda, poiché molte persone, anche pie, hanno paura del buon Dio e non desiderano con abbastanza ardore il Cielo. Detto Purgatorio ha il suo martirio ben doloroso al par degli altri; esser privi della visione del buon Gesù, qual sofferenza!


- Vi conoscete tra voi nel Purgatorio?



R... Sì, come si conoscono le anime. Non esistono più nomi nell'altro mondo. Non bisogna paragonare il Purgatorio con la terra. Quando l'anima è libera e sciolta dal suo involucro mortale, il di lei nome vien sepolto nella tomba insieme col corpo. 

Io vi spiego ben poco cos'è il Purgatorio e voi lo capite un po' più degli altri, per la luce che il buon Dio vi concede. 
 Ma cos'è questo poco paragonato alla realtà? 
Noi siam qui perdute nella volontà del buon Dio, mentre sulla terra, per quanto santi si sia, si conserva sempre la propria volontà. 
Noi invece non ne abbiamo più. Conosciamo e sappiamo solo quel che piace a Dio di farci conoscere e nulla più.

LAUDETUR  JESUS  CHRISTUS!
LAUDETUR  CUM  MARIA!
SEMPER  LAUDENTUR!

domenica 4 marzo 2012

NOVE INVOCAZIONI ALL'ARCANGELO MICHELE PROTETTORE del blog "Maria Giglio della Trinità"


NOVE INVOCAZIONI
ALL'ARCANGELO MICHELE
PROTETTORE 
del blog "Maria Giglio della Trinità"
1. O Beato Michele, Preposto del Paradiso, la cui voce levò nei Cieli la prima lode di Dio, insegnateci la vera orazione, che è lode perenne della gloria di Dio.
2. O Beato Michele, Messaggero della Santissima Trinità, insegnateci a seguirne con prontezza e abbandono le adorabili ispirazioni.
3. O Beato Michele, Principe delle Milizie Celesti, che nel presagio della Incarnazione apriste la lunga battaglia tra il Cielo e l'Inferno, insegnateci a condurre sulla terra quella stessa battaglia, per i meriti di Colui che s'incarnò per noi.
4. O Beato Michele, latore al sublime altare del Padre della Divina Vittima dei nostri altari, insegnateci l'adorazione perfetta della Santissima Eucaristia.
5. O Beato Michele, Cavaliere della Santissima Vergine, insegnateci a portare sempre in cuore il nome e l'immagine della vostra Celeste Signora.
6. O Beato Michele, Patrono della Chiesa Cattolica, insegnateci a professarne con assoluta purezza l'irreformabile dottrina.
7. O Beato Michele, Diacono delle Liturgie Celesti, insegnateci a custodire e tramandare con fedelissimo amore le nostre sante liturgie terrestri, che ne sono lo specchio e la figura.
8. O Beato Michele, Custode delle anime dei Giusti, otteneteci dal Signore di addormentarci nel segno della fede confessata dai nostri padri e di essere suffragati con i riti della nostra mirabile tradizione.
9. O Beato Michele, Corifeo dei Nove Cori Angelici, consentiteci di unire sino da questa vita il nostro gaudio al loro gaudio senza fine, dicendo ad una voce: "Sanctus, Sanctus, Sanctus, Dominus Deus Sabaoth. Pleni sunt cæli et terra  gloria tua. Hosanna in excelsis".

LAUDETUR JESUS CHRISTUS!

LAUDETUR CUM MARIA!

SEMPER LAUDENTUR!