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domenica 20 novembre 2016

Le due vie più comuni prese da Satana per giungere alle anime sono il senso e la gola.

Defende nos in proelio
Difendici nella battaglia

Lucifero - Satana

 (Lucifero) era il più bello degli arcangeli, godeva di Dio. Avrebbe dovuto essere contento di questo. Invidiò Dio e volle essere lui dio e divenne il demonio, il primo demonio. 131.2
  • Satana si presenta sempre con veste benevola, con aspetto comune. Se le anime sono attente e soprattutto in spirituale contatto con Dio, avvertono quell’avviso che le rende guardinghe e pronte a combattere le insidie demoniache. Se le anime sono disattente al divino, separate da una carnalità che soverchia e assorda, non aiutate dalla preghiera che congiunge a Dio e riversa la sua forza come da un canale nel cuore dell’uomo, allora difficilmente esse si avvedono del tranello nascosto, sotto l’apparenza innocua e vi cadono. Liberarsene poi, è molto difficile.
    Le due vie più comuni prese da Satana per giungere alle anime sono il senso e la gola. Comincia sempre dalla materia. Smantellata e asservita questa, dà l’attacco alla parte superiore.
    Prima il morale: il pensiero con le sue superbie e cupidigie; poi lo spirito, levandogli non solo l’amore – quello non esiste già più quando l’uomo ha sostituito l’amore divino con altri amori umani – ma anche il timore di Dio. E’ allora che l’uomo si abbandona in anima e corpo a Satana, pur di arrivare a godere ciò che vuole, godere sempre più. Come Io mi sia comportato, lo hai visto. Silenzio e orazione. Silenzio. Perché se Satana fa la sua opera di seduttore e ci viene intorno, lo si deve subire senza stolte impazienze e vili paure, ma reagire con la sostenutezza alla sua presenza e con la preghiera alla sua seduzione.
  • E’ inutile discutere con Satana. Vincerebbe lui, perché è forte nella dialettica. Non c’è che Dio che lo vinca; e allora ricorrere a Dio che parli per noi, attraverso noi. Mostrare a Satana quel Nome e quel Segno, non tanto scritti su una carta o incisi su un legno, quanto scritti e incisi nel cuore. Il mio Nome, il mio Segno. Ribattere a Satana unicamente quando insinua che egli è come Dio, usando la parola di Dio. Egli non la sopporta. (…)
    Occorre avere volontà di vincere Satana e fede in Dio e nel suo aiuto. Fede nella potenza della preghiera e nella bontà del Signore. Allora Satana non può fare del male. 46.12

AVE MARIA PURISSIMA!

martedì 26 maggio 2015

CONFESSIONE DI LUCIFERO SOTTO ESORCISMO



CONFESSIONE DI LUCIFERO SOTTO ESORCISMO

 
MOSTRA IL SUO DIABOLICO PIANO IN SEGUITO ALL'11 febbraio 2013

 
Esorcista: Nel nome dell’Immacolata Vergine Maria, ti ordino di dire la verità su quanto sta accadendo alla Chiesa di Cristo.

Lucifero: Noooooo, quella là nooooo! Il solo sentir pronunciare il Suo Nome è per me e per noi demòni un tormento infinito. Non voglio parlareeeeeeeeee, ma l’Alta Dama mi obbliga a risponderti, prete schifoso!
La Chiesa Cattolica è sotto attacco! Le potenze delle tenebre sono scatenate contro la Sposa di quello che abbiamo appeso alla Croce. È l’ultimo assalto che stiamo portando alla sua Chiesa. Le dimissioni del Pontefice, prese in piena libertà e coscienza, aprono la strada al nostro ultimo attacco frontale.
Quello lassù sta per ritornare sulla terra, non so né il dove né il quando, ma sento che quel giorno è molto, molto, molto vicino. Le mie stesse forze vanno sempre più affievolendosi, pertanto devo concentrarmi e ricuperare tutte le energie per convogliare i miei miliardi di demòni contro la Sede Apostolica.
Non basta la corruzione, non basta l’avidità di denaro, non basta suscitare gli scandali, bisogna condurre una battaglia che abbia come esito finale la distruzione della cosiddetta Chiesa di Roma.

Esorcista: Nel nome di Cristo, dimmi cosa vuoi fare contro la dolce Sposa di Dio.

Lucifero: Sono duemila anni che noi angeli decaduti, con l’aiuto di uomini di Chiesa e di politicanti da strapazzo, cerchiamo di colpire mortalmente quella tremenda invenzione del Nazareno. Purtroppo non ci siamo ancora riusciti, perché essa appartiene all’Onnipotente.
Tutti i nostri sforzi risultano vani, perché le porte dell’Inferno, come quel Crocifisso disse, non prevarranno. Ma noi non ci arrendiamo. Continueremo a colpirla, a ferirla, a farla sanguinare, anche grazie a chi, dall’interno di essa, si è consegnato nelle nostre mani.
Dobbiamo arrivare ad occupare il trono del Vicario di quello inchiodato alla Croce. Con le buone o con le cattive. Costi quel che costi.
Stiamo lavorando a spopolare i seminari, a far chiudere i conventi, ma non riusciamo a far smettere quelle donne e quegli uomini, rinchiusi dietro una grata, di pregare. Ancora ci sono giovani che si dedicano alla preghiera nel silenzio di quei monasteri. Maledetti! Quanto ci fanno male quelle vite donate all’Altissimo.

Esorcista: In nome di Dio Onnipotente, ti ordino di dirmi cosa stai cercando di fare e di organizzare.

Lucifero: Nooooooo! Non te lo dicooooooo!

Esorcista: Ti ordino per il Sangue Preziosissimo di Cristo di dirmi quanto ti ho chiesto.

Lucifero: Quello lassù è stanco dei vostri peccati, è disgustato dell’azione degli uomini, è deluso dall’agire delle donne. Siete affogati nel peccato. La maggior parte dell’umanità è mia, morta spiritualmente, e non riesce a risollevarsi.

Ormai molti Cardinali, Vescovi, Sacerdoti sono in totale dissenso rispetto alla Tradizione della vostra Chiesa, sono in disaccordo sul conservatorismo papista. E dietro il progressismo, dietro certe aperture post-conciliari ci siamo noiiiiiiiii! Perché vogliamo la confusione, la dissociazione, la divisione dentro e fuori la Sede petrina, come la chiamate voi.
Continuate pure a credere che tutto sia una favola pretigna, così il numero di quelli che precipitano qui all’Inferno aumenterà sempre più. Ormai non si contano più.

Esorcista: Nel nome dei Santi Martiri, di san Pio, di santa Bernadette, di’ la verità sul futuro della Chiesa di Roma.

Lucifero: Non conosco il domani. Questo lo conosce solo Lui. Non so cosa accadrà tra un istante, perché lo sa solo Lui. Non prevedo eventi, ma solo il presente.

Sono un perdente, uno che si è ribellato e ha perso tutto. Ho perso il Paradiso. Per sempre. Ma ho un obiettivo: trascinare quante più anime possibile nel mio regno di tormento. Voglio vendicarmi della mia cacciata dal Paradiso con lo strappargli anime. È questa la mia eterna vendetta.
Io non sono eterno, sono creatura proprio come voi, ma molto più forte di voi, molto più potente, più abile, più astuto. Sfrutto la mia astuzia per rovinarvi.
Posso dirti, brutto pretaccio, che provocheremo un attacco terribile contro la Chiesa romana, faremo tremare le sue mura, ma non scalfiremo la sua stabilità.


Abbiamo fatto nascere la crisi economica per impoverire la popolazione mondiale, scoraggiare chi prega e infondere il veleno dell’allontanamento da Lui.
Non lasciamo nulla di intentato pur di separare la creatura dal suo Creatore. Tutto ciò che può rovinarvi eternamente lo attuiamo.


Ma ora ci stiamo concentrando sulla Chiesa e, sino a quando il nostro lavoro distruttore non sarà compiuto, non le daremo pace.
Ho chiesto degli anni a Quello lassù. Ora è il nostro tempo, quindi siamo scatenati, ben sapendo che il periodo concesso sta per terminare.
Sento il tuono dell’Onnipotente che mi ricorda il mio nulla e l’obbedienza che, anche contro la mia volontà, gli devo.
Quel papa della Rerum Novarum vide, mentre celebrava la Messa, i demòni fuoriuscire dalle viscere della terra e diffondersi dappertutto. Così scrisse quell’odiosa preghiera al Principe delle Milizie celesti, che noi, però, abbiamo fatto abolire al termine della celebrazione.


Oggi la terra è completamente invasa dai miei angeli decaduti e, se riusciste a vedere con gli occhi dello spirito, vi accorgereste che è tutto buio. Totalmente buio. Se vedeste i mostri infernali aggirarsi per il mondo, morireste di paura per la forma orribile che hanno. Eppure non ci credete.

Esorcista: Nel nome della Santissima Trinità, dimmi cosa hai in mente di fare contro l’umanità.

Lucifero: Distruggerla con tutte le mie forze. Ridurla in schiavitù. In una parola: dannarla.
Devo provocare guerre, devastazioni, catastrofi, portandovi all’esasperazione e alla bestemmia. La crisi devo aggravarla, ridurre in miseria sempre più persone, conducendole alla disperazione di non potersi liberare.

Poi devo trasformare radicalmente la vostra cosiddetta società civile in una grossa rolla per porci. Vi ci faccio sguazzare dentro, per poi perdervi all’Inferno.
I miei servi sono già all’opera, molti devono fare il lavoro sporco che io ho comandato loro di fare, sino alla fine.


La terra deve essere un enorme cimitero, dove i pochi sopravvissuti saranno costretti ad adorarmi e servirmi come un dio. È questo il mio fine: essere dio al posto di Lui. Molti mi celebrano il culto, altri mi invocano, altri ancora mi adorano. Ma non sanno che sono già dannati. Per una manciata di euro e qualche piacere si concedono a me, finendo per consegnarsi ai miei artigli.


Vedrete cosa farò alla vostra Chiesa, che scisma provocherò, peggiore di quelli passati. Vedremo quanti sono dalla Sua parte e quanti dalla mia.
Il tempo sta per finire e io sono tutto preso dall’aumentare il numero di coloro che passano dalla nostra parte. Tutti devono riconoscermi come unico signore, anche se sono un nulla.

Esorcista: Nel nome di santa Gemma Galgani, di santa Teresa di Gesù Bambino, di santa Maria Goretti, cosa dobbiamo fare per vincerti e salvarci l’anima?

Lucifero: Noooooo! Non voglio parlareeeeeee!
Quello lassù mi costringe a risponderti.

La preghiera del Rosario, quella corona maledetta che tante anime ci strappa, è potentissima contro di noi, è un martello che ci schiaccia.Ritornate in Chiesa, confessatevi settimanalmente e comunicatevi spesso. Controllatevi, sopportatevi reciprocamente i difetti. Amatevi e fate risplendere in voi la luce della Fede. La pace l’otterrete solo con la corona tra le mani, solo con la comunione frequente. Andate a Messa, con devozione e rispetto, a costo di qualunque avversità. Essa e solo essa può salvarvi dalla dannazione eterna. È uno scudo potente contro l’Inferno, contro le tentazioni, contro le seduzioni del Male.


Pregate per papa Benedetto: ha sofferto molto per i peccati compiuti nella Chiesa; il peso degli stessi lo ha indebolito nel fisico e nell’anima, ma non l’ho vinto.
Pregate per i Cardinali, molti dei quali sono miei, pregate per i Vescovi, che ormai vanno per conto loro. Pregate per i Sacerdoti: hanno bisogno del sostegno delle vostre preghiere. Pregate per i nemici, gli amici, gli sconosciuti, i lontani, e Lui si ricorderà di voi.
Quella lassù è triste perché vede ogni giorno molti suoi figli precipitare all’Inferno, nonostante le sue continue apparizioni, a cui non crede quasi nessuno.
Le sue lacrime, versate per lo stato pietoso in cui molte anime vivono, stanno per terminare e lasceranno spazio ai castighi del Cielo.



Latino
Sancte Michaël Archangele,
defende nos in proelio;
contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium.
Imperet illi Deus,
supplices deprecamur: tuque,
Princeps militiae caelestis,
Satanam aliosque spiritus malignos,
qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo,
divina virtute in infernum detrude.
Amen.
Italiano
San Michele Arcangelo, difendici nella lotta;
sii nostro aiuto contro la cattiveria e le insidie del demonio.
Gli comandi Iddio,
supplichevoli ti preghiamo:
tu, che sei il Principe della milizia celeste,
con la forza divina rinchiudi nell'inferno Satana
e gli altri spiriti maligni
che girano il mondo
per portare le anime alla dannazione.
Amen.

Testo latino originale

La preghiera fu formulata da papa Leone XIII come prologo a un famoso esorcismo, che secondo le leggi della chiesa cattolica può essere pronunciato efficacemente da un sacerdote autorizzato dal vescovo, e in forma privata da qualsiasi fedele battezzato.
Latino
In Nomine Patris, et Filii et Spiritus Sancti.
Princeps gloriosissime caelestis militiae, sancte Michael Archangele, defende nos in proelio et colluctatione, quae nobis adversus principes et potestates, adversus mundi rectores tenebrarum harum, contra spiritualia nequitiae, in caelestibus.
Veni in auxilium hominum, quos Deus creavit inexterminabiles, et ad imaginem similitudinis suae fecit, et a tyrannide diaboli emit pretio magno. Proeliare hodie cum beatorum Angelorum exercitu proelia Domini, sicut pugnasti contra ducem superbiae Luciferum, et angelos eius apostaticos: et non valuerunt, neque locus inventus est eorum amplius in coelo. Sed proiectus est draco ille magnus, serpens antiquus, qui vocatur diabolus et satanas, qui seducit universum orbem; et proiectus est in terram, et angeli eius cum illo missi sunt.
En antiquus inimicus et homicida vehementer erectus est. Transfiguratus in angelum lucis, cum tota malignorum spirituum caterva late circuit et invadit terram, ut in ea deleat nomen Dei et Christi eius, animasque ad aeternae gloriae coronam destinatas furetur, mactet ac perdat in sempiternum interitum.
Virus nequitiae suae, tamquam flumen immundissimum, draco maleficus transfundit in homines depravatos mente et corruptos corde; spiritum mendacii, impietatis et blasphemiae; halitumque mortiferum luxuriae, vitiorum omnium et iniquitatum.
Ecclesiam, Agni immaculati sponsam, faverrimi hostes repleverunt amaritudinibus, inebriarunt absinthio; ad omnia desiderabilia eius impias miserunt manus. Ubi sedes beatissimi Petri et Cathedra veritatis ad lucem gentium constituta est, ibi thronum posuerunt abominationis et impietatis suae; ut percusso Pastore, et gregem disperdere valeant.
Adesto itaque, Dux invictissime, populo Dei contra irrumpentes spirituales nequitias, et fac victoriam.
Te custodem et patronum sancta veneratur Ecclesia; te gloriatur defensore adversus terrestrium et infernorum nefarias potestates; tibi tradidit Dominus animas redemptorum in superna felicitate locandas. Deprecare Deum pacis, ut conterat satanam sub pedibus nostris, ne ultra valeat captivos tenere homines, et Ecclesiae nocere.
Offer nostras preces in conspectu Altissimi, ut cito anticipent nos misericordiae Domini, et apprehendas draconem, serpentem antiquum, qui est diabolus et satanas, ac ligatum mittas in abyssum, ut non seducat amplius gentes.
Italiano
Gloriosissimo Principe della Milizia Celeste, Arcangelo San Michele, difendeteci in questa ardente battaglia contro tutte le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia.
Venite in soccorso degli uomini creati da Dio a sua immagine e somiglianza e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio.
Combattete oggi le battaglie del Signore con tutta l’armata degli Angeli beati, come già avete combattuto contro il principe dell’orgoglio lucifero ed i suoi angeli apostati; e questi ultimi non potettero trionfare e ormai non v’è più posto per essi nei cieli. Ma è caduto questo grande dragone, questo antico serpente che si chiama lo spirito del mondo, che tende trappole a tutti.
Sì, è caduto sulla terra ed i suoi angeli sono stati respinti con lui.
Ora ecco che, questo antico nemico, questo vecchio omicida, si erge di nuovo con una rinnovata rabbia. Trasfiguratosi in angelo di luce, egli nascostamente invase e circuì la terra con tutta l’orda degli spiriti maligni, per distruggere in essa il nome di Dio e del suo Cristo e per manovrare e rubarvi le anime destinate alla corona della gloria eterna, per trascinarle nell’eterna morte.
Il veleno delle sue perversioni, come un immenso fiume d’immondizia, cola da questo dragone malefico e si trasfonde in uomini di mente e spirito depravato e dal cuore corrotto; egli versa su di loro il suo spirito di menzogna, di empietà e di bestemmia ed invia loro il mortifero alito di lussuria, di tutti i vizi e di tutte le iniquità.
La Chiesa, questa Sposa dell’Agnello Immacolato, è ubriacata da nemici scaltrissimi che la colmano di amarezze e che posano le loro sacrileghe mani su tutte le sue cose più desiderabili. Laddove c’è la sede del beatissimo Pietro posta a cattedra di verità per illuminare i popoli, lì hanno stabilito il trono abominevole della loro empietà, affinché colpendo il pastore, si disperda il gregge.
Pertanto, o mai sconfitto Duce, venite incontro al popolo di Dio contro questa irruzione di perversità spirituali e sconfiggetele. Voi siete venerato dalla Santa Chiesa quale suo custode e patrono ed a Voi il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti. Pregate, dunque, il Dio della pace a tenere schiacciato satana sotto i nostri piedi, affinché non possa continuare a tenere schiavi gli uomini e a danneggiare la Chiesa.
Presentate all’Altissimo, con le Vostre, le nostre preghiere, perché scendano presto su di noi le Sue Divine Misericordie e Voi possiate incatenare il dragone, il serpente antico satana ed incatenarlo negli abissi. Solo così non sedurrà più le anime.





 Immaculata Mariae Virginis conceptio,
Sit nobis semper salus et protectio.

venerdì 30 gennaio 2015

Il Futuro dell’umanità nelle profezie di Maria Valtorta

Il Futuro dell’umanità nelle profezie 
di Maria Valtorta 

"Maria: è l’ora delle tenebre. Le cose si compiono come in sogno te le ho mostrate. 
Non è arrivato fin troppo presto il momento della sicura conoscenza? Prega con tutta te stessa, perché il momento è tremendo per se stesso e per le conseguenze. 
Se le persone sapessero riflettere, si sforzerebbero ad essere buone per piegare la Bontà in loro favore. Invece e sempre la stessa parola che devo dire: l’egoismo le domina. Perciò preghiere, sacramenti e sacramentali, resi 
impuri dall’egoismo, non hanno potere contro Lucifero che sconvolge il mondo". 
"I Quaderni del 1943", pag. 278 

Dice Gesù: 

"Se si osservasse per bene quanto da qualche tempo avviene, e specie dagli inizi di questo secolo che 
precede il secondo mille, si dovrebbe pensare che i sette sigilli sono stati aperti. 

Mai come ora Io mi sono agitato per tornare fra voi con la mia Parola a radunare le schiere dei miei 
eletti per partire con essi e coi miei angeli a dare battaglia alle forze occulte che lavorano per 
scavare all’umanità le porte dell’abisso. 

Guerra, fame, pestilenze, strumenti di omicidio bellico – che sono più che le bestie feroci 
menzionate dal Prediletto – terremoti, segni del cielo, eruzioni dalle viscere del suolo e chiamate 
miracolose a vie mistiche di piccole anime mosse dall’Amore, persecuzioni contro i miei seguaci, 
altezze d’anime e bassezze di corpi, nulla manca dei segni per cui può parervi prossimo il momento 
della mia Ira e della mia Giustizia. 

Nell’orrore che provate, esclamate: ‘Il tempo è giunto; e più tremendo di così non può divenire!’. E 
chiamate a gran voce la fine che ve ne liberi. 
La chiamano i colpevoli, irridendo e maledicendo come sempre; la chiamano i buoni che non possono più oltre vedere il Male trionfare sul Bene. 
Pace miei eletti! Ancora un poco e poi verrò. 
La somma di sacrificio necessaria a giustificare la creazione dell’uomo e il Sacrificio del Figlio di Dio non è ancora compiuta. 

Ancora non è terminato lo schieramento delle mie coorti e gli Angeli del Segno non hanno ancora 
posto il sigillo glorioso su tutte le fronti di coloro che hanno meritato d’essere eletti alla gloria. 
L’obbrobrio della terra è tale che il suo fumo, di poco dissimile da quello che scaturisce dalla dimora 
di Satana, sale sino ai piedi del trono di Dio con sacrilego impeto. 

Prima della apparizione della mia Gloria occorre che oriente e occidente siano purificati per essere 
degni dell’apparire del mio Volto. 
Incenso che purifica e olio che consacra il grande, sconfinato altare - dove l’ultima Messa sarà 
celebrata da Me, Pontefice eterno, servito all’altare da tutti i santi che cielo e terra avranno in 
quell’ora - sono le preghiere dei miei santi, dei diletti al mio Cuore, dei già segnati del mio Segno: 
della Croce benedetta, prima che gli angeli del Segno li abbiano contrassegnati. 

E’ sulla terra che il segno si incide ed è la vostra volontà che lo incide. 
Poi gli angeli lo empiono di un oro incandescente che non si cancella e che fa splendere come sole la 
vostra fronte nel mio Paradiso. 

Grande è l’orrore di ora, diletti miei; ma quanto, quanto, quanto ha ancora da aumentare per essere 
l’Orrore dei Tempi ultimi! 

E se veramente pare che assenzio sia mescolato al pane, al vino, al sonno dell’uomo, molto, molto, 
molto altro assenzio deve ancora gocciare nelle vostre acque, sulle vostre tavole, sui vostri giacigli 
prima che abbiate raggiunto l’amarezza totale che sarà la compagnia degli ultimi giorni di questa 
razza creata dall’Amore, salvata dall’Amore e che si è venduta all’Odio. 

Che se Caino andò ramigando sulla terra per avere ucciso un sangue, innocente, ma sempre sangue 
inquinato dalla colpa d’origine, e non trovò chi lo levasse dal tormento del ricordo perché il segno di 
Dio era su di lui per suo castigo – e generò nell’amarezza e nell’amarezza visse e vide vivere e 
nell’amarezza morì – che non deve soffrire la razza dell’uomo che uccise di fatto e uccide, col 
desiderio, il Sangue innocentissimo che lo ha salvato? 

Dunque pensate pure che questi sono i prodromi, ma non è ancora l’ora. Vi sono i precursori di colui che ho detto potersi chiamare: ‘Negazione’, ‘Male fatto carne’, ‘Orrore’, 
‘Sacrilegio’, ‘Figlio di Satana’, ‘Vendetta’, ‘Distruzione’, e potrei continuare a dargli nomi di chiara e paurosa indicazione. 

Ma egli non vi è ancora. 

Sarà persona molto in alto, in alto come un astro umano che brilli in un cielo umano. Ma un astro di 
sfera soprannaturale, il quale, cedendo alla lusinga del Nemico, conoscerà la superbia dopo l’umiltà, 
l’ateismo dopo la fede, la lussuria dopo la castità, la fame dell’oro dopo l’evangelica povertà, la sete 
degli onori dopo il nascondimento. 

Meno pauroso il vedere piombare una stella dal firmamento che non vedere precipitare nelle spire di 
Satana questa creatura già eletta, la quale del suo padre di elezione copierà il peccato. 
Lucifero, per superbia, divenne il Maledetto e l’Oscuro. 
L’Anticristo, per superbia di un‘ora, diverrà il maledetto e l’oscuro dopo essere stato un astro del 
mio esercito. 

A premio della sua abiura, che scrollerà i cieli sotto un brivido di orrore e farà tremare le colonne 
della mia Chiesa nello sgomento che susciterà il suo precipitare, otterrà l’aiuto completo di Satana, il 
quale darà ad esso le chiavi del pozzo dell’abisso perché lo apra. Ma lo spalanchi del tutto perché ne 
escano gli strumenti d’orrore che nei millenni Satana ha fabbricato per portare gli uomini alla totale 
disperazione, di modo che da loro stessi invochino Satana Re, e corrano al seguito dell’Anticristo, 
l’unico che potrà spalancare le porte d’abisso per farne uscire il Re dell’abisso, così come il Cristo ha 
aperto le porte dei Cieli per farne uscire la grazia e il perdono, che fanno degli uomini dei simili a 
Dio e re di un Regno eterno in cui il Re dei re sono Io. 

Come il Padre ha dato a Me ogni potere, così Satana ha dato ad esso ogni potere, e specie ogni 
potere di seduzione, per trascinare al suo seguito i deboli e i corrosi dalle febbri delle ambizioni 
come lo è esso, loro capo. Ma nella sua sfrenata ambizione troverà ancora troppo scarsi gli aiuti 
soprannaturali di Satana e cercherà altri aiuti nei nemici del Cristo, i quali, armati di armi sempre 
più micidiali, quali la loro libidine verso il Male li poteva indurre a creare per seminare disperazione 
nelle folle, lo aiuteranno sinchè Dio non dirà il suo ‘Basta’ e li incenerirà col fulgore del suo aspetto. 

Molto, troppo – e non per sete buona e per onesto desiderio di porre riparo al male incalzante, ma 
sibbene soltanto per curiosità inutile – molto, troppo si è arzigogolato, nei secoli, su quanto Giovanni 
dice nel Cap. 10 dell’Apocalisse. Ma sappi, Maria, che Io permetto si sappia quanto può essere utile 
sapere e velo quanto trovo utile che voi non sappiate. 

Troppo deboli siete, poveri figli miei, per conoscere il nome d’onore dei ‘sette tuoni’ apocalittici. 
Il mio Angelo ha detto a Giovanni: “Sigilla quello che han detto i sette tuoni e non lo scrivere”. 
Io dico che ciò che è sigillato non è ancora ora che sia aperto e se Giovanni non lo ha scritto Io non lo dirò. 
Del resto non tocca a voi gustare quell’orrore e perciò… 

Non vi resta che pregare per coloro che lo dovranno subire, perché la forza non naufraghi in essi e 
non passino a far parte della turba di coloro che sotto la sferza del flagello non conosceranno 
penitenza e bestemmieranno Iddio in luogo di chiamarlo in loro aiuto. 

Molti di questi sono già sulla terra e il loro seme sette volte sette più demoniaco di essi. 
Io, non il mio angelo, Io stesso giuro che quando sarà finito il tuono della settima tromba e compito 
l’orrore del settimo flagello, senza che la razza di Adamo riconosca il Cristo Re, Signore, Redentore e Dio, e invocata la sua Misericordia, il suo Nome nel quale è la salvezza, Io, per il mio Nome e per la mia Natura, giuro che fermerò l’attimo dell’eternità. Cesserà il tempo e comincerà il Giudizio. Il 
Giudizio che divide in eterno il Bene dal Male dopo millenni di convivenza sulla terra. 

Il Bene tornerà alla sorgente da cui è venuto. Il Male precipiterà dove è già stato precipitato dal 
momento della ribellione di Lucifero e da dove è uscito per turbare la debolezza di Adamo nella 
seduzione del senso e dell’orgoglio. 

Allora il Mistero di Dio si compirà. Allora conoscerete Iddio. Tutti, tutti gli uomini della terra, da 
Adamo all’ultimo nato, radunati come granelli di rena sulla duna del lido eterno, vedranno Iddio 
Signore, Creatore, Giudice, Re. 

"I Quaderni del 1943" 20.8.43. 



"Ti ho già detto che quanto è detto negli antichi libri ha un riferimento nel presente. È come se una 
serie di specchi ripetesse, portandolo sempre più avanti, uno spettacolo visto più addietro. Il mondo ripete se stesso negli errori e nei ravvedimenti, con questa differenza però: che gli errori si sono 
sempre più perfezionati con l’evoluzione della razza verso la cosiddetta civiltà, mentre i 
ravvedimenti sono divenuti sempre più embrionali. Perché? 

Perché, col passare del mondo dall’età fanciulla ad età più completa, sono cresciute la malizia e la 
superbia del mondo. Ora siete nel culmine dell’età del mondo e avete raggiunto anche il culmine 
della malizia e della superbia. Non pensare però che avete ancora tanto da vivere quanto siete 
vissuti. Siete al culmine, e ciò dovrebbe dire: avete altrettanto da vivere. Ma non sarà. 

La parabola discendente del mondo verso la fine non sarà lunga come quella ascendente. Sara un 
precipitare nella fine. [La fine dei tempi, la fine del tempo delle nazioni; poi verrà il Regno di Dio 
sulla Terra, un’unica Nazione, un unico popolo, un’ unica Fede]. Vi fanno precipitare appunto malizia e superbia. Due pesi che vi trascinano nel baratro della fine, al tremendo giudizio. Superbia e 
malizia, oltreché trascinarvi nella parabola discendente, vi ottundono talmente lo spirito da rendervi 
sempre più incapaci di fermare, col ravvedimento sincero, la discesa", 

"I Quaderni del 1943", pagg. 226 - 227 



"La battaglia fra Me e lui non avrà fine altro che quando l'uomo sarà giudicato in tutti i suoi 
esemplari. E la vittoria finale sarà mia ed eterna. Ora la Belva infernale, sempre vinta e sempre più 
feroce per esser vinta, mi odia di odio infinito e sconvolge la Terra per ferire il mio Cuore. Ma Io 
sono il Vincitore di Satana. Là dove egli insozza, Io passo col fuoco dell’amore a mondare. E se con 
inesausta pazienza non avessi continuato la mia opera di Maestro e Redentore, ormai sareste tutti dei 
demoni". 
"I Quaderni del l943", pag. 615 



"E in verità vi dico che ora è un momento in cui, per ordine del padre della menzogna, i suoi figli 
mietono fra le anime, che erano create per Me e che inutilmente ho fertilizzate col mio Sangue. 
Messe abbondante più che ogni diabolica speranza concepisse, e i Cieli fremono per il pianto del 
Redentore che vede la rovina dei due terzi del mondo dei cristiani. E dire due terzi è ancora poco". 
"I Quaderni del 1943", pag. 395 



"Se il mondo fosse misericordioso!... Il mondo possederebbe Iddio, e ciò che vi tortura cadrebbe 
come foglia morta. Ma il mondo, e nel mondo specie i cristiani, hanno sostituito l’Amore con l’Odio, 
la Verità con l’Ipocrisia, la Luce con le Tenebre, Dio con Satana. E Satana, là dove lo seminai 
Misericordia e la crebbi col mio Sangue, sparge i suoi triboli e li fa prosperare col suo soffio 
d’inferno. Verrà la sua ora di sconfitta. Ma per ora viene Lui perché voi lo aiutate. Beati però coloro 
che sanno rimanere nella Verità e lavorare per la Verità. La loro misericordia avrà il premio in Cielo". 
"I quaderni del 1943", pag. 2l3 



"Le guerre vengono" da Satana che sa che i tempi stringono e che questa. [II guerra mondiale] è una 
delle lotte decisive che anticipano la mia venuta. Sì . Dietro il paravento delle razze, delle 
egemonie, dei diritti, dietro il movente delle necessità politiche, si celano, in realtà, Cielo e Inferno 
che combattono fra loro. E basterebbe che metà dei credenti nel Dio vero, ma che dico? meno di 
questo, meno di un quarto dei credenti, fosse realmente credente nel mio Nome perché le armi di 
Satana venissero domate. Ma dove è la Fede?" 
"I Quaderni del 1943", pagg. 24 - 25 



"Considera il mio Fulgore e la mia Bellezza rispetto alla nera mostruosità della Bestia. Non avere 
paura di guardare anche se è spettacolo repellente. Sei fra le mie braccia. Esso non può accostarsi e nuocerti. Lo vedi? Non ti guarda neppure. Ha già tante prede da seguire. Ora ti pare che meriti 
lasciare Me per seguire lui?. 

Eppure il mondo lo segue e lascia Me per lui. Guarda come è satollo e palpitante. É la sua ora di 
festa. Ma guarda anche come cerca l’ombra per agire. Odia la Luce, e si chiamava Lucifero! Lo vedi 
come ipnotizza coloro che non sono segnati dal mio Sangue?! Accumula i suoi sforzi perché sa che è 
la sua ora e che si avvicina l’ora mia in cui sarà vinto in eterno. La sua infernale astuzia e 
intelligenza satanica sono un continuo operare di Male, in contrapposto al nostro uno e trino operare 
di Bene, per aumentare la sua preda. 

Ma astuzia e intelligenza non prevarrebbero se negli uomini fossero il mio Sangue e la loro onesta 
volontà. Troppe cose mancano all’uomo per avere armi da opporre alla Bestia, ed essa lo sa e 
apertamente agisce, senza neppure più velarsi di apparenze bugiarde. La sua schifosa bruttezza ti 
spinga ad una sempre maggiore diligenza e a una sempre maggiore penitenza. Per te e per i tuoi 
disgraziati fratelli che hanno l’anima orba o sedotta e non vedono, o vedendolo, corrono incontro al 
Maligno, pur di averne l'aiuto di un’ora da pagare con una eternità di dannazione". 

"l Quaderni del l943", pag. 224 


"Guai alla terra se venisse un giorno in cui l’occhio di Dio non potesse più scegliere fra i figli 
dell’uomo gli esseri predestinati ad essere i miei portatori di Luce e di Voce! Guai! Vorrebbe dire che fra i miliardi di uomini non vi e più un giusto e un generoso, poiché i predestinati sono fra i giusti che mai offesero Giustizia, e i generosi che hanno superato tutto, se stessi per primi, per servire Me". 

"I Quaderni del 1943", pag., 409 



La Gerusalemme di cui parla Isaia è quaggiù la mia Chiesa, anticamera della celeste Gerusalemme. In essa è abbondanza non di ricchezze umane, ma di tesori divini di Perdono e di Scienza, come nella 
celeste Gerusalemme sono tesori divini di beatitudini. Nessuna forza umana potrà, come turbine, 
devastare la mia Chiesa al punto di distruggerla. Io sarò con lei, a far da piolo e da corda. 

Quando l’ora sarà, in cui la terra cesserà d’essere, dagli angeli sarà trasportata in Cielo la mia 
Chiesa, che non può perire perché cementata dal Sangue di un Dio e dei suoi santi. 

"I Quaderni dal 1945 al 1950", pag. 58 (vedi il capitolo "l’Anticristo"). 



Un popolo, dice Isaia, sarà colpito dalla spada di Giustizia. Ma saranno molti di più, poiché il mondo 
ha fornicato col demonio in molte sue parti. Ed altre ancora sono in procinto di peccare, nonostante 
tutto quanto Io ho operato per tenerle nella via della Vita. Pregare, pregare, pregare molto per 
impedire nuove condanne, originate da nuove fornicazioni. I demoni... oh! i demoni sono già là dove 
Io punirò.Sono i demoni, insediati da padroni nei cuori, quelli che portano a morte le nazioni. 

E vi sono popoli in cui pochi cuori non siano dimora dei demoni: legioni e legioni demoniache 
muovono, come fantocci, intere nazioni. E come posso Io regnare là dove i cuori si sono fatti dimora 
dei figli di Lucifero? Altre applicazioni ha la parola profetica, ma Io ho voluto fartela vedere con 
riferimenti all’ora che vivete. Né dirti di più per non accasciarti di più. Prega. Il tuo Dio ti aprirà le 
porte prima che tu conosca il massimo orrore [infatti Maria Valtorta mori ne1 1961]". 

"I Quaderni del 1943", pag. 330 



"... questa non è guerra di uomini ma di Satana contro gli spiriti. Né ne sono vittime unicamente chi 
perisce in battaglia o sotto le macerie di una casa. Sono vittime della lotta di Satana agli spiriti 
anche, e soprattutto, coloro che perdono fede e speranza e carità, e non la vita di un’ora mortale 
perdono, ma la Vita eterna, morendo alla Grazia di Dio". 

"I Quaderni del l944", pag. 353 




 "Vorreste che Io venissi e mi mostrassi per terrorizzare e incenerire i colpevoli. O miseri! Non sapete quello che chiedete! Purtroppo verrò. Dico: "Purtroppo", perché la mia sarà venuta di Giudizio e giudizio tremendo. Avessi a venire per salvarvi non direi così e non cercherei di allontanare i tempi 
della mia venuta, ma anzi mi precipiterei con ansia per salvarvi ancora. 

Ma il mio secondo avvento sarà avvento di Giudizio severo, inesorabile, generale, e per la maggior 
parte di voi sarà giudizio di condanna. Non sapete quello che chiedete. Ma se anche Io mi mostrassi, 
dove è nei cuori, e specie in quelli maggiormente colpevoli delle sciagure di ora, quel tanto residuo 
di fede e di rispetto che li farebbe curvare col volto a terra per chiedermi pietà e perdono? 

No, figli che chiedete al Padre vendetta mentre Egli è Padre di perdono! Se anche il mio Volto 
balenasse nei vostri cieli e la mia Voce, che ha fatto i mondi, tuonasse da oriente ad occidente, le 
cose non muterebbero. Ma soltanto un nuovo coro blasfemo di insulti, ma soltanto una nuova ridda di ingiurie sarebbero lanciati contro la mia Persona. Ripeto: potrei fare un miracolo e lo farei se sapessi che poi voi vi pentite e divenite migliori. 

Voi, grandi colpevoli che portate i piccoli a disperare e a chiedere vendetta, e voi, piccoli colpevoli 
che chiedete vendetta. Ma né voi, grandi colpevoli, né voi, piccoli colpevoli, vi pentireste e non 
diverreste migliori dopo il miracolo. Calpestereste anzi, in una furia di gioia colpevole, i corpi dei 
puniti, demeritando subito al mio cospetto, e vi montereste sopra per opprimere, a vostra volta, da 
quel trono fondato su una punizione. Questo vorreste. Che Io colpissi per potere colpire a vostra 
volta. 

Io sono Dio e vedo nel cuore degli uomini e perciò non vi ascolto in questo. Non voglio che vi danniate tutti. I grandi colpevoli sono già giudicati, Ma voi tento di salvarvi. E quest’ora, per voi, è vaglio di salvezza. Cadranno in potere del Principe dei demoni coloro che già hanno in loro la zizzania del demoni, mentre coloro che hanno in cuore il grano di frumento germinante l’eterno Pane, germoglieranno in Me in vita eterna". 

"I quaderni del 1943", pagg. 26 - 27 



"Pensatelo bene: la colpa è radice alla colpa. Una nasce sull’altra. E la marea del male cresce. E Dio 
non può piegarsi là dove vede affezione alla colpa. E se è penoso che gli innocenti soffrano per una 
espiazione generale, è giusto che coloro che non sanno svellere dal loro cuore la colpa provino 
l’abbandono di Dio con tutto il suo tossico che morde le viscere e fa urlare di spasimo, così come Io 
ho urlato. 

Io che non ho gridato per essere torturato dai flagelli, dalle spine, dai chiodi. E ancora e sempre vi 
dico: "State uniti a Me. Io ero solo a pregare il Padre. Ma voi soli non siete. Voi avete con voi il 
Salvatore, il Figlio dell’Altissimo. Pregate il Padre con Me, nel mio Nome". E a te, piccolo Giovanni, dico che tu mi vedi così perché realmente Io grido per voi, facendo mie le vostre presenti lordure per vincere la Giustizia del Padre, che è talmente offesa che non si vuole piegare a misericordia. 

L’amore che ho per voi e la pietà che provo per voi mi danno dolore di mistica crocifissione e grido, 
grido in nome vostro, per persuadere il Padre a non lasciarvi più oltre nell’abbandono. È l’ora di 
Satana. Ma voi che siete la mia corte della Terra, voi, anime vittime, portate al culmine il vostro 
sacrificio, portatelo al tormento dell’ora di nona e rimanete fedeli anche in quell’oceano di 
desolazione che è quell’ora e dite con Me: "Dio mio, Dio mio". Empiamo del nostro pregare il Cielo, o anime che mi imitate nel farvi salvatori dei fratelli attraverso il sacrificio vostro. Che il Padre senta 
fondersi in pietà il suo sdegno, e la sua Giustizia si plachi. Una volta ancora". 

"I Quaderni del 1944", pagg. 217 - 218 


Ma che credete?. Che Io, che ero così alieno dai discorsi, abbia aggiunto parole per il gusto di dire 
delle parole? No. Io ho detto il puro necessario per portarvi alla perfezione. E se nel grande 
insegnamento evangelico vi è di che dare salvezza alla vostra anima, nei tocchi più minuti vi è di che 
darvi la perfezione. I primi sono i comandi. 
Disubbidire a quelli vuol dire morire alla Vita. 

I secondi sono i consigli. Ubbidire a questi vuol dire avere sempre più sollecita santità e accostarsi 
sempre più alla Perfezione del Padre. Ora nel Vangelo di Matteo è detto: "Per il moltiplicarsi 
dell’iniquità si raffredderà la carità in molti" [Mt 24,12]. Ecco, figli, una grande verità che è poco 
meditata. Di che soffrite ora? Della mancanza di amore. Cosa sono le guerre, in fondo? Odio. Cosa è l’odio? L’antitesi dell’amore. Le ragioni politiche. Lo spazio vitale? Una frontiera ingiusta? Un affronto politico? Scuse, scuse. 
Non vi amate, Non vi sentite fratelli. Non vi ricordate che siete tutti venuti da un sangue, che 
nascete tutti a un modo, che morite tutti ad un mondo, che avete tutti fame, sete, freddo, sonno ad 
un modo e bisogno di pane, di vesti, di casa, di fuoco ad un modo. Non vi ricordate che Io ho detto: 
"Amatevi. Dal come vi amerete si capirà se siete miei discepoli. Amate il prossimo vostro come voi 
stessi". 

Le credete parole di fola queste verità. La credete dottrina di un pazzo questa dottrina mia. La 
sostituite con molte povere dottrine umane. Povere o malvagie a seconda del loro creatore. Ma 
anche le più perfette fra esse, se sono diverse dalla mia sono imperfette. Come la mitica statua, 
avranno molta parte di esse di metallo pregiato. Ma la base sarà di fango e provocherà infine il crollo 
di tutta la dottrina. E nel crollo la rovina di coloro che ad esse si erano appoggiati, La mia non crolla. 
Chi si appoggia ad essa non si rovina, ma sale a sempre maggior sicurezza: sale al Cielo, all’alleanza 
con Dio sulla terra, al possesso di Dio oltre la terra. Ma la carità non può esistere dove vive l’iniquità. 

Perché la carità è Dio e Dio non convive col Male. Perciò chi ama il Male odia Dio. Odiando Dio 
aumenta le sue iniquità e sempre più si separa da Dio-Carità. Ecco un cerchio dal quale non si esce e 
che si stringe per torturarvi. Potenti od umili, avete aumentato le vostre colpe. Trascurate il 
Vangelo, deriso i Comandamenti, dimenticato Iddio, poiché non può dire di ricordarlo chi vive 
secondo la carne, chi vive secondo la superbia della mente, chi vive secondo i consigli di Satana, 
avete calpestato la famiglia, avete rubato, bestemmiato, ammazzato, testimoniato il falso, mentito, 
fornicato, vi siete fatti dell’illecito lecito. 

Qui rubando un posto, una moglie, una sostanza; là, più in alto, rubando un potere o una libertà 
nazionale, aumentando il vostro ladrocinio con la colpa di menzogna per giustificare ai popoli il 
vostro operato che li manda a morte. I poveri popoli che non chiedono che di vivere tranquilli! E che 
voi aizzate con velenose menzogne scagliandoli l’uno contro l’altro per garantirvi un benessere che 
non vi è lecito conseguire al prezzo del sangue, delle lacrime, del sacrificio di intere nazioni. Ma i 
singoli, quanta colpa hanno nella grande colpa dei grandi! É la catasta delle piccole colpe singole 
quella che crea la base alla Colpa. Se ognuno vivesse santamente senza avidità di carne, di denaro, 
di potere, come potrebbe crearsi la Colpa? I delinquenti ci sarebbero ancora. Ma sarebbero resi 
innocui perché nessuno li servirebbe. 

Come pazzi ben isolati, essi continuerebbero a farneticare dietro ai loro sogni osceni di sopraffazioni. 
Ma i sogni non diverrebbero mai realtà. Per quanto Satana li aiutasse, il suo aiuto sarebbe reso nullo 
dalla unità contraria di tutta l’umanità fatta santa dal vivere secondo Dio. E l’umanità avrebbe 
inoltre Dio con sé. Dio benigno verso i suoi figli ubbidienti e buoni. La carità sarebbe dunque nei 
cuori. Viva e santificante. E l’iniquità cadrebbe. 

Vedete, o figli, la necessità di amare per non esser iniqui, e la necessità di non esser iniqui per 
possedere l’amore? Sforzatevi ad amare. Se amaste... Un pochino solo! Se cominciaste ad amare. 
Basterebbe l’inizio e poi tutto progredirebbe da sè". 

28-03-1944 "I Quaderni del 1944", pagg. 294 - 296 



Giorni fa il Padre [Padre Migliorini] ha scritto che rimaneva perplesso circa la vera fonte del flagello 
attuale "perché un regno diviso in se stesso non è più un regno". Mostrerò al Padre che ciò può 
essere, essendo la divisione puramente apparente. Lucifero, nelle sue manifestazioni, ha sempre 
cercato di imitare Iddio. 

Così come Dio ha dato ad ogni Nazione il suo angelo tutelare, Lucifero le ha dato il suo demone. Ma 
come i diversi angeli delle Nazioni ubbidiscono ad un unico Dio, così i diversi demoni delle Nazioni 
ubbidiscono ad un unico Lucifero. L'ordine dato da Lucifero nella presente vicenda ai diversi demoni 
non è diverso a seconda degli Stati. È un ordine unico per tutti. Donde si comprende che il regno di 
Satana non è diviso e perciò dura. 

Questo ordine può essere enunciato cosi : "Seminate orrore, disperazione, errori, perché i popoli si 
stacchino, maledicendolo, da Dio". I demoni ubbidiscono e seminano orrore e disperazione, spengono la fede, strozzano la speranza, distruggono la carità. Sulle rovine seminano odio, lussuria, ateismo. 
Seminano l’inferno. 

E riescono perché trovano già il terreno propizio. Anche i miei angeli lottano a difesa del Paese che 
ho loro assegnato. Ma i miei angeli non trovano terreno propizio. Onde rimangono soccombenti 
rispetto ai nemici infernali. Per vincere, i miei angeli dovrebbero essere aiutati da animi viventi nel e per il Bene. Viventi in Me. Ne trovano. Ma sono troppo pochi rispetto a quelli che non credono, non 
amano, non perdonano, non sanno soffrire. È il caso di ripetere: "Satana ha chiesto di vagliarvi". E, 
dal vaglio, risulta che la corruzione è come nei tempi del diluvio, aggravata dal fatto che voi avete a 
lato il Cristo e la sua Chiesa, mentre ai tempi di Noè ciò non era. 

L’ ho gai detto e lo ripeto: "Questa è lotta fra Cielo e inferno". Voi non siete che un bugiardo 
paravento. Dietro le vostre schiere battagliano angeli e demoni. Dietro i vostri pretesti è la ragione 
vera: la lotta di Satana contro Cristo. Questa è una delle prime selezioni dell’Umanità, che si 
avvicina alla sua ora ultima, per separare la messe degli eletti dalla messe dei reprobi. Ma purtroppo 
la messe degli eletti è piccola rispetto all’altra. Quando Cristo verrà per vincere l’eterno antagonista 
nel suo Profeta troverà pochi segnati, nello spirito, dalla Croce". 

"I Quaderni del 1943", pagg. 182 - l83 



"Questo linguaggio è troppo duro! Costui vuole fare di noi delle vittime della sua follia" dicono tuttora gli uomini quando lo li esorto a vita giusta e li istruisco sul come va intesa e praticata la Religione per farne forma di vita che dia Vita eterna. E non si accorgono che così dicendo confessano di essere degradati dalla loro condizione di uomini. Parlano di evoluzione, di superuomo. Orbene, mettiamo l’uomo quale Io l’ho trovato portato a questo punto dopo la sua discesa dal Paradiso. Fa il diagramma come Io ti conduco la mano e finito il diagramma vedrai che non vi è superamento ma abbassamento. 
Evoluzione? Quando i superbi e falsi superbi di ora parlano di evoluzione presuppongono il concetto 
"ascesa". Ma evolversi vuole dire procedere da un punto verso 1’altro. E allora per spirali si può 
procedere verso 1’alto come verso il basso. Non sai fare la spirale? Fa una parabola. 

Vedi? Se faceva la parte di destra evolveva al Cielo. Ha voluto quella di sinistra. Si è evoluto verso 
l’Inferno. Ecco il "superuomo" attuale, "l’evoluto" attuale! Al quale pare follia vivere almeno da 
"uomo" se non riesce a divenire "angelo". E si dice: "vittima", perché lo esorto a vivere da uomo. E 
folle mi dice. Sì, molto folle! Per amore! Amami. Amami tu piccolo Giovanni...". 

"I Quaderni dal 1945 al 1950", pagg. l46 - 148 


Premessa: l’uomo è un animale dotato di un’anima infusagli da Dio. Perciò la prova a cui è 
sottoposto sulla terra sta nel sapere elevare il suo corpo carnale a livello spirituale, cioè angelico. 
Perciò ogni volta che l’uomo nella storia ha fatto prevalere i suoi istinti animali corrotti dal peccato, 
si é avvicinato di più al modello dei demoni e quindi al livello "Inferno", mentre quando ha fatto 
prevalere e ha sviluppato il suo anelito spirituale, a somiglianza degli angeli, si è avvicinato di più al 
livello "Paradiso". 

Fra i due livelli vi è quello intermedio denominato "Terra". Diamo ora una breve spiegazione del 
grafico: nella parte sinistra del grafico c’e l’umanità fino alla venuta di Gesù Cristo, mentre nella 
parte di destra c’e l’umanità dopo la venuta di Gesù. Adamo ed Eva furono creati al livello del 
Paradiso Terrestre, livello superiore a quello della Terra attuale, dove precipitarono dopo il loro 
peccato. È il tempo della corruzione dell’umanità con Caino e Lamech, proveniente dalla 
discendenza di Caino. Poi Dio intervenne col Diluvio per riportare l’umanità al livello "Terra"; in 
seguito ci fu la discesa verso "l’Inferno" e la risalita per mezzo dei giusti e dei profeti. 

Dopo che i profeti ebbero riportato l’umanità vicina al livello "Terra", cioè quello normale, nacque 
Gesù: nella parte di destra si vede il livello dell’Umanità al tempo della nascita di Gesù. Dopo la Sua 
morte e la conseguente Redenzione dell’Umanità e fondazione della Chiesa, l’Umanità viene portata 
vicinissima al livello "Paradiso", più ancora di quello terrestre per i meriti acquistati dal preziosissimo sangue di Gesù, Figlio di Dio. È l’epoca gloriosa degli apostoli e dei primi martiri: qui prevaleva il settore "soprannaturale". Nei secoli successivi poi, a fasi alterne, l’umanità ha perso sempre più fede, morale, religione ed é arrivata fino al punto attuale: ad un passo dall’ Inferno!!: é l’epoca satanica. 

 "Ti ho detto un giorno che l’eterno invidioso cerca di copiare Dio in tutte le manifestazioni di Dio, Dio ha i suoi arcangeli fedeli. Satana ha i suoi. Michele: testimonianza di Dio, ha un emulo infernale; e cosi l'ha Gabriele: forza di Dio. La prima bestia, uscente dal mare, [Ap 13,1-10] che con voce di 
bestemmia fa proclamare agli illusi: "Chi è simile alla bestia?", corrisponde a Michele. 

Vinta e piagata dallo stesso nella battaglia fra le schiere di Dio e di Lucifero, all’inizio del tempo, 
guarita da Satana, ha odio di morte verso Michele, e amore, se d’amore può parlarsi fra i demoni, 
ma è meglio dire: soggezione assoluta per Satana. Ministro fedele del suo re maledetto, usa della 
intelligenza per nuocere alla stirpe dell’uomo, creatura di Dio, e per servire il suo padrone. Forza 
senza fine e senza misura e usata da essa per persuadere l’uomo a cancellare, da se stesso, il mio 
segno che fa orrore agli spiriti delle tenebre. Levato quello, col peccato che leva la grazia, crisma 
luminoso sul vostro essere, la Bestia può accostarsi ed indurre l’uomo ad adorarla come fosse un Dio 
ed a servirla nel delitto. 

Se l’uomo riflettesse a quale soggezione si dona collo sposare la colpa, non peccherebbe. Ma l’uomo 
non riflette. Guarda il momento e la gioia del momento, e peggio di Esaù baratta la divina genitura 
per un piatto di lenticchie. Satana, però, non usa soltanto di questo violento seduttore dell’uomo. 
Per quanto l’uomo poco rifletta, in genere, vi sono ancora troppi uomini che, non per amore, ma per 
timore del castigo, non vogliono peccare gravemente. 

Ed ecco allora l’altro ministro satanico, la seconda bestia. [Ap 3,11-18] Sotto veste d’agnello ha 
spirito di dragone. È la seconda manifestazione di Satana e corrisponde a Gabriele, perché annuncia 
la Bestia ed è la sua forza più forte: quella che smantella senza parere e persuade con tanta dolcezza 
che è giusto seguire le orme della Bestia. É inutile parlare di potenza politica e di terra. No. Se mai 
potete riferire alla prima il nome di Potenza umana e alla seconda di Scienza umana. E se la Potenza 
di per sé stessa produce dei ribelli, la Scienza, quando è unicamente umana, corrompe senza 
produrre ribellione e trae in perdizione un numero infinito di adepti. Quanti si perdono per superbia 
della mente che fà loro spregiare la Fede e uccidere l’anima con l’orgoglio che separa da Dio! Che se 
Io mieterò all’ultimo giorno la messe della terra, già un mietitore è fra voi. Ed è questo spirito di 
Male che vi falcia e non fa di voi spighe di eterno grano, ma paglia per le dimore di Satana". 

"I Quaderni del 1943", pagg. 152 - l53