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domenica 19 gennaio 2014

Su questo luminoso cammino.

Piaccciono le indicazioni del seguente Messaggio del Mov. Sac. Mariano, 
sempre attuale dentro e fuori Quaresima



Dongo (Como), 4 marzo 1987. Mercoledì delle ceneri e inizio Quaresima.

Su questo luminoso cammino.

«Seguitemi sulla strada che Io vi ho tracciato, miei figli tanto amati e da Me 
difesi e protetti. È la strada della conversione e della penitenza.

La conversione che vi domando è quella che Gesù vi ha richiesto nel suo 
Vangelo.
Allontanatevi dalla via cattiva del male, della superbia, dell'egoismo e del peccato.

Nel mondo in cui vivete, dove la ribellione a Dio e alla sua Legge di amore 
è accolta, propagandata, esaltata ed eretta a nuovo modello di vita, quanti 
sono i miei poveri figli che ogni giorno diventano vittime del peccato e 
dell'odio, della violenza e della corruzione, dell'egoismo e della impurità.

Il peccato grave vi allontana da Dio, toglie dalle vostre anime il dono 
prezioso della sua vita e della sua Grazia, vi rende schiavi delle passioni 
e del vizio, vi indebolisce nel resistere alle tentazioni, apre grandi spazi all'azione 
di Satana, che prende così sempre più possesso della vostra esistenza e 
la rende strumento per la diffusione dell'egoismo sfrenato e della
superbia, dell'odio e della divisione, della lussuria e dell'empietà.

Operate in voi un vero impegno di conversione, se vi opponete, con 
coraggio e con forza, al mondo in cui vivete, per camminare sulla strada 
del bene e della grazia divina, dell'amore e della santità.

Occorre oggi che tutti i miei figli si convertano e tornino a credere al 
Vangelo, a vivere secondo il Vangelo, a lasciarsi guidare solo dalla 
Sapienza  del Vangelo.

Questi sono i giorni favorevoli per la vostra conversione.
Sono giorni di grazia e di misericordia, di speranza e di attesa.
Questi sono i giorni preparatori a quanto ormai vi attende, ai grandi 
avvenimenti che vi sono stati predetti.

Vi domando allora anche opere quotidiane di mortificazione e di penitenza.
La penitenza venga da voi offerta al mio Cuore in tre diverse maniere.

Anzitutto datemi la penitenza interiore, che dovete esercitare per giungere 
al dominio di voi stessi, delle vostre passioni e per diventare veramente docili, 
umili, piccoli, disponibili al mio disegno.
Talvolta il mio Cuore si addolora nel vedere come opponete resistenza ai 
miei inviti materni e così non riuscite a giungere a quella misura di docilità, 
di umiltà, di vero annientamento di voi stessi, che Io vi domando, perché mi 
è indispensabile per adoperarvi alla realizzazione del mio disegno di salvezza e 
di misericordia.

Poi offritemi la penitenza silenziosa e quotidiana, che vi deriva dal fare bene, 
in ogni circostanza della vostra vita, la sola Volontà del Signore, con l'umile, 
fedele e perfetto adempimento di tutti i vostri doveri.
Se fate così, quante preziose occasioni di soffrire e di offrire vi si presentano 
durante il corso di una intera giornata!
Il vostro sorriso, la serenità, la calma, la pazienza, l'accettazione, l'offerta 
sono vere penitenze silenziose, che danno più valore e luce ad ogni circostanza 
della vostra esistenza.

Vi domando anche la penitenza esteriore, che si esercita sempre nel 
dominare le passioni, nel mortificare i vostri sensi, specialmente quelli degli 
occhi, della lingua, dell'udito e della gola.

Non guardate al grande male che vi circonda e a tanta impurità che ammorba 
le vostre strade.
Rinunciate a guardare la televisione, per conservare nell'anima la Luce e per 
dare, nella vostra vita, maggiore spazio al raccoglimento, alla meditazione e 
alla preghiera.
Sappiate tenere a freno la lingua e fare silenzio dentro di voi ed attorno a voi, 
perché possiate parlare solo per la diffusione del bene, in spirito di amore 
e di umile servizio verso tutti.

Fuggite le critiche e le mormorazioni; le maldicenze e le cattiverie.
Non cedete alla facile tentazione del giudizio e della condanna.
Chiudete orecchie e mente al frastuono di voci, che oggi diventa sempre 
più assordante e vi porta a vivere nel rumore, nella confusione e nell'aridità.
Mortificate la gola con l'astenervi da ciò che maggiormente sollecita il 
vostro piacere e con il praticare anche il digiuno corporale, richiesto da 
Gesù nel suo Vangelo e che ancora oggi Io vi domando.

Se camminate su questa strada, che Io traccio per voi, allora i giorni 
della vostra vita saranno benedetti dal Signore e vi porteranno alla pace 
del cuore ed alla purezza dell'anima.

Diventerete voi stessi la mia parola vissuta e porterete ovunque la luce 
della mia presenza nella grande tenebra che si è addensata sul mondo.
Su questo luminoso cammino di conversione e di penitenza Io sempre vi 
conduco, specialmente in questi giorni preparatori al grande miracolo 
della divina misericordia, che ormai sta per compiersi».

martedì 25 settembre 2012

I roditori.



Sant'Agostino, per ovviare e distogliere dalla pestilenza della mormorazione, nel luogo dove prendeva i pasti teneva scritti questi versi:


"Quisquis amat dictis absentum rodere vitam.

Hanc mensam indignam noverit esse sibi";


che tradotto liberamente suona così:


"Nessuno qui osi mormorare di chi è assente; 
anzi, chi in questo pensasse di lasciarsi andare, 
procuri alzarsi dalla  mensa!";

oppure così: 

"C'è chi ama rodere con parole la vita degli assenti.
 Sappia costui di essere indegno di questa mensa!" 


E si racconta come trovandosi a tavola Agostino con alcuni suoi amici vescovi, e cominciando questi a parlare liberamente e dir male della vita altrui, subito li riprese, dicendo che se non smettessero di parlar male, lui avrebbe dovuto o cancellare quei versi o alzarsi da tavola. 


Questo significa avere coraggio! - "Signore, me ne andrò se non finite di parlar male".


Così dobbiamo fare, dice san Girolamo: "Se sentite qualcuno mormorare, fuggite da lui come da serpente e lasciatelo!"


Oh! ma si offenderà! - Non importa. E' per questo che dovete lasciarlo con la parola in bocca, e che rimanga con vergogna e così imparerà a parlare  un'altra volta.


Se poi tal modo sembrasse un po' duretto, o le persone fossero di molto rispetto, potrebbe bastare non far buon viso a quanto viene detto perché si capisca che non ci piace affatto ascoltare quel tipo di musica. 
Ed è questo un mezzo che ci suggerisce lo Spirito Santo nel libro dei Proverbi, cap. 25, vers. 23,  e nel Siracide cap. 28, vers. 28. 


AVE MARIA, VIRGO POTENS!