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venerdì 28 marzo 2014

S. Leonardo da Porto Maurizio e la storia del Prelato di Lione

S. Leonardo da Porto Maurizio ripeteva spesso, nelle
sue prediche, la storia del Prelato di Lione che “per
zelo della sua anima, si era ritirato nel deserto a
far penitenza, ed era morto nella stessa ora in cui
era morto S. Bernardo (1090-1153). 
Comparendo, dopo morte, al
suo Vescovo, gli disse: «nella stessa ora in cui morii io,
spirarono tremila persone. Di queste, l’abate S.
Bernardo ed io salimmo subito al cielo; altri tre, andarono
in purgatorio; tutte le altre duemila novecento
novantacinque anime, precipitarono all’inferno!».

AMDG et BVM

venerdì 24 agosto 2012

OPPORTUNA SINTESI DI UN ARGOMENTO POCO TRATTATO

Anonimo en San Petersen Perlach 1700.jpg

Un caro amico sacerdote mi invia queste riflessioni. 

Grazie Don L.

*

<<Si salvano tutti?

È ovvio che molti si chiedano: ma quanti vanno all’inferno?
Rifacciamoci al Vangelo.




Dopo aver concluso la parabola del “convitato senza l’abito nuziale”, Gesù afferma che fu gettato «nelle tenebre esteriori, dove sarà pianto e stridore di denti».


Poi, Gesù aggiunge una misteriosa rivelazione: «perché molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti».

Questa “rivelazione” vien ripetuta da S. Matteo, con immagini: «Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che porta a perdizione e molti sono quelli che entrano in essa; mentre stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita e pochi sono quelli che la trovano».




Per S. Agostino, queste parole di Gesù: “molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti”, «non è una parola, ma un tuono»;
e l’interpreta: «certamente quelli che si salvano sono un piccolo numero».

S. Giovanni Crisostomo si chiedeva: «quante persone si salveranno della nostra città?» e rispondeva:
«tra tante migliaia di persone, nemmeno cento arriveranno alla salvezza ».

S. Tommaso d’Aquino cerca di spiegare questa selezione: «un bene proporzionato alla comune condizione della natura umana si trova in molti..., ma il bene che è al di sopra della comune condizione della natura, è un numero ristretto...
E siccome la beatitudine eterna, consistente nella visione di Dio,
supera la comune condizione della natura, sono pochi quelli che si salvano.
E questo dimostra la misericordia di Dio che innalza, alcuni a quella salvezza che la maggioranza degli uomini non raggiunge».


Nelle prediche di tutti i Santi di tutti i tempi, quelle parole di Gesù furono commentate con minacciosi ammonimenti.

S. Leonardo da Porto Maurizio ripeteva spesso, nelle sue prediche, la storia del Prelato di Lione che “per zelo della sua anima”, si era riparato nel deserto a far penitenza, ed era morto nella stessa ora in cui era morto S. Bernardo.
Comparendo, dopo morte, al suo vescovo, gli dice: «nella stessa ora in cui morii io, spirarono trentamila persone. Di queste, l’abate Bernardo ed io salimmo subito al cielo; altri tre, andarono in purgatorio; tutte le altre 29mila novecento90cinque anime, precipitarono all’inferno!».

Certo, non è di fede questo contare, perchè la Chiesa non ha mai tradotto in numeri i “molti chiamati” e i “pochi eletti”, ma ci ricorda che nella profezia dell’ultimo giudizio, Gesù ha ripetuto: «Io vi dico: in quella notte, due saranno in un letto; l’uno, sarà preso, e l’altro, lasciato; due donne macineranno assieme: una sarà presa, l’altra, lasciata; due saranno al campo: una sarà presa e l’altra lasciata». Mistero di Dio!..>>


AVE MARIA!

IMMACOLATA MIA E MIO TUTTO!